martedì 22 dicembre 2009

Non ci sono parole

Nessun'immagine per il post di questa sera.
Nessuna. Perchè non ci sono proprio parole.
Ho solo qualche parola da scrivere prima di rintanarmi in questa mia depressione che speravo di aver seppellito con la prima neve.

Non si vince e non si perde in un'arena senza arbitro.
Quando hai acquisito un po' di autostima, arriva qualcuno a rosicchiarne una fetta.

lunedì 14 dicembre 2009

Un lui che l'unica cosa che voglio è che sia un vampiro

True blood season II

Ho appena ripescato un post del 2/6/2009. Quanto erano (e sono) belli i sogni...


Un lui che mi morda.
Un lui che abbia denti smaglianti da scorgere sotto un sorriso nascosto.
Un lui che corra da me come un fulmine quando mi crede in pericolo.
Un lui che magari ha fatto solo un brutto sogno.
Un lui che mi sia accanto quando il mondo è dorato e che mi stringa quando è grigio.
Un lui che sappia ipnotizzarmi.
Un lui che senta il mio profumo "d'al di là del cimitero"
Un lui che avverta la mia presenza. Sempre.
Un lui che mi curi le ferite della mente, del corpo e del cuore.
Un lui a cui abbandonarmi.
Un lui che non prenda le decisioni per me.
Un lui che mi stupisca ogni giorno di più.
Un lui con gli occhi profondi come le tenebre più azzurre.
Un lui che abbia la sensibilità del secolo scorso.
Un lui che ci sia.
Un lui che ci sarà.
Un lui che prima o poi riuscirò a trovare.
Un lui che sarà solamente mio.
Un lui che l'unica cosa che voglio.. è che sia un vampiro.

domenica 13 dicembre 2009

In cerca del mio Darcy

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Brutto.
Brutto.
Bruttissimo Weekend.

Ma passiamo alle cose positive (perchè.anche.nella.mia.vita.ogni.tanto.la.positività.si.fa.vedere).
Allora, in primis il papi domani mi presta la videocamera per la mia ultima settimana veneziana del 2009. Infatti si faranno delle riprese della vita universitaria.
Ultimamente mi è sembrato che il mio essere studentessa a Venezia, non esistesse veramente. Niente foto, niente testimonianze, è scivolato via questo mese e mezzo. Un grande peccato. Quindi in previsione (almeno per questa settimana) ci sono dei cambiamenti che spero possano migliorare il mio vivere quotidiano.

E in tema di cambiamenti, ecco quello più grande.
Per puro caso ho beccato la re-re-re-re-re-re-replica del bellissimo “Il diario di Bridget Jones”, e mi sono venuti in mente un sacco di ricordi.
Infatti, credo quattro anni fa, lo ho visto per la prima volta, sempre in periodo natalizio, perchè mia zia mi ha prestato una ventina di film, e proprio nel lettone della mamma, lo avevo guardato ridendo tutto il tempo.
Oggi come allora sto sognando un Marc Darcy che piombi nella mia vita nella maniera più inaspettata, alla festa di Natale della famiglia, al lavoro, o all’università, al locale che frequento più spesso. Ovunque. Comunque. Ma non CHIUNQUE. Deve essere lui.

Ora mi spiego. CHI E’ DARCY?

DARCY è un uomo che non ti fa perdere la testa appena lo conosci.
DARCY è un uomo che non regala sorrisi a chi non ritiene meritevole di riceverli.
DARCY è un uomo che ha sofferto.
DARCY è un uomo che alza muri per le delusioni che ha vissuto.
DARCY è un uomo che aspetta qualcuno di cui fidarsi per sciogliere il ghiaccio del suo cuore.
DARCY è un uomo che mangia qualunque cosa cucini.Anche una zuppa blu.
DARCY è un uomo che ti sa dire «Tu mi piaci da morire. Così come sei»

Io è lui che sto aspettando. E' lui che sto cercando. E questo film (anche se il libro è F A N T A S T I C O) mi ha dato molte ispirazioni per il mio 2010, che, ora che ho le risorse, so di poter trasformare in un anno splendido. E se non dovesse essere splendido, sarà almeno pieno di esperienze , molte più di quelle del 2009, e certamente più vissute.

Karen in previsione ha un bel 2010. Auguri!

mercoledì 9 dicembre 2009

La copistera



Nella mia copisteria, qui sopra ci sarebbe Johnny Depp


Oggi è stata una giornata incredibile...
Mi alzo la mattina alle 7 con voglia di fare pari allo zero più assoluto, ma inevitabilmente mi riaddormento e mi risveglio che sono le 7.43. Allora mi preparo nella maniera più rapida possibile, e alle 8.09 sono fuori da casa, con passo rapidissimo, direzione Ca'Bembo.
Arrivata lì, porta chiusa. Bene bene, aula ancora da aprirsi, allora mi siedo con altra gente sui tavoli fuori in attesa del bidello che venga ad aprirci le porte alla conoscenza.
Arrivato il bidello, ci sistemiamo in aula, dopo due ore che sono seduta delle tipe mi accerchiano, e poi educatamente mi chiedono di spostarmi perchè quelle alla mia destra vogliono stare vicino a quelle alla mia sinistra.. ma allora andate tutte insieme a farvi fottere appassionatamente!!

Poi, alle 9.25 entra allegramente una ragazza che si siede tra noi e comunica «Ah ma oggi lezione non c'è» Ah no? E allora perchè ti siedi se lezione non c'è??????
Oh rabbia! Allora ho preso la mia roba e sono andata nel bar vicino a Ca'Bembo (dove c'è il mio bel barista) e subito dopo dritta in dipartimento (e fanculo il lettorato di inglese) fino alle 5 (che tanto Glotto non c'era quindi...).

Mah, proprio super giornata.

La cosa positiva è che se la mia laurea non mi dovesse procuare lavoro potrei sempre aprire una copisteria, dal momento che oggi ho fotocopiato DE TUT. Ho il libro di storia da finire, quindi penso che tra poco tornerò alla macchina infernale e le domanderò gentilmente delle copie fronte retro =) In più tre ragazze oggi mi hanno chiesto aiuto per le fotocopie. Non c'è niente da fare, potrei farlo per lavoro!!
Inoltre, dopo una ventina di fotocopie buttate nel cosiddetto cesso, sono riuscita a prevalere sulla macchina (perchè IO PREVALGO) e nonostante il mio libriccino sia minuto minuto, le copie sono venute grandi grandi. E poi dicono che la perfezione è irraggiungibile. Grazie ai miei disturbi ossessivi riesco ad avere gli appunti migliori del mondo =)

Ah, altra novità..ho il cellulare nuovo!! Un bellissimo Nokia e63 del quale vado molto fiera =)

domenica 6 dicembre 2009

Die Unendliche Geschichte

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Bastian «Fantasia è stata distrutta.»
Principessa «Sì»
Bastian «E' stato tutto inutile.»
Principessa «No, non è vero. Fantasia può ancora risorgere. Dai tuoi sogni, dai tuoi desideri.»
Bastian «E come?»
Principessa «Apri la mano.. c'è qualcosa che desideri?»
Bastian «Non lo so.»
Principessa «Allora Fantasia non esisterà più. Mai più.»
Bastian «Quanti ne posso dire?»
Principessa «Tutti quelli che vuoi. Più tu ne esprimerai, più il regno di Fantasia sarà splendido.»

Parigi val bene una messa

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Sì mia Parigi che aspetti!
Io vedo già nell'acqua della Senna fedele,
vedo il Louvre sommergere i tetti!
-Edmond Rostand-


Come resistere a questa vista? Come si fa a non sognarla pure di notte?
La prima volta che ho messo piede in questa città sono rimasta totalmente catturata dalla vista di queste stazioni metropolitane, uniche nel mondo. Ovviamente ci sono altre mille cose che rendono magica questa città, ma il sogno di vedere questi cartelli "metropolitain" si è avverato a inizio anno, e ora voglio poterli vedere ogni giorno.

Sto cercando di capire come iscrivermi alla Sorbonne, poter vivere a Parigi. Ci riuscirò? Io prego giorno e notte perchè un segno mi arrivi e mi indichi la via che devo prendere, perchè la mia vita è ancora così confusa, così indefinita. Non mi sento ancora appartenente a niente.

Io credo che questo segnale sia proprio Parigi, dove poter cominciare davvero la vita.

Ti chiedo di aiutarmi in quest'impresa, aiutami ad andare in Francia, per migliorare la mia vita.

venerdì 4 dicembre 2009

Christmas don't be late..

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Christmas Christmas time is near
time for toys and time for cheers
we've been good but we can't last
hurry Christmas hurry fast..

Want a plane that loops the loop
Me, I want a hoola hoop
We can hardly stand the wait
please Christmas don't be late

-Alvin and the Chipmunks- Christmas don't be late

giovedì 3 dicembre 2009

L O S T ...o aspettando da tempo (il dvd dico)

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Sto imparando un sacco di cose. Peccato che questo sacco racchiuda prevalentemente qualcosa che in un sacco non ci potrebbe mai stare. Un isola. Sono in dipartimento da esattamente da quattro ore e mezzo, e non ho fatto altro che fotocopiare isole, leggere isole, cercare isole.

Adoro il  mio corso di inglese, ma andiamo, non posso rincoglionirmi a questa maniera per un esame.

In più in questo preciso momento c'è un mio compagno di corso seduto di fronte a me che legge "FOE" di Coetzee, e non lo invidio proprio. (il tizio sembra Balota ahahah).
Mi è venuto un mal di testa atroce, leggo solo di isole buone ma che racchiudono il male. Non so, credo che tutti gli scrittori che hanno composto qualche fantasia sulle isole fossero perlopiù romantici (anche se non è così). Dai qui il sublime occupa ogni spazio possibile. L'isola è fuga, bellezza deserta e solitaria, ma allo stesso tempo voglia di ricostruirci sopra da capo un impero capitalista. Crusoe non era proprio il massimo. Io non capisco, lasciamole deserte queste isole, dopotutto, perchè non siano più deserte non basta che qualche persona ci viva sopra.
Forse il mondo è solo contraddizione.
Però tutte queste isole mi fanno pensare alla mia preferita. L'unica che voglio visitare. L'unica che mi fa provare sensazioni angoscianti ma serene (il mondo è contraddittorio no?)
Sto parlando di lei, naturalmente, di Oahu, la bellissima casa dei miei amici naufraghi. L'isola di Lost.
Per associazione di idee (tutt'altro che forzata) non posso non pensare alla sesta stagione, che penso inizi a gennaio su fox, e che io ovviamente non riuscirò a vedere (come la seconda di True Blood dopotutto).
Ma chi me lo ha fatto fare di venire a Venezia, senza un digitale terrestre, senza sky, senza adsl che mi favorisca lo streaming? Ah benedetta istruzione che mi togli i piaceri di una vita.
Fortunatamente però c'è lei, la ragazza che ho sempre voluto essere (manie ossessive donna, calmati!!). Buffy. Almeno lei accompagna i momenti di copiatura-appunti miei e della koinqui, che mai aveva seguito per intero la serie (ma come è possibile???)
Un'altra associazione di idee mi fa pensare che io sto ancora aspettando i dvd della quarta e quinta stagione di Angel di Sorrisi, e quindi ora dò un'occhiata per vedere se in edicola ci sono...


.. speranze vane ovviamente, mi sembra logico e più importante mandare in edicola addirittura 2 TIPI DIVERSI DI DVD PER GLI AMANTI DI WINNIE THE POO (la H manca volontariamente).
Ma dio mio. Ora per colpa di sorrisi non leggo più inglese e le isole, ma faccio ricerca super approfondita su che.fine.hanno.fatto.i.miei.dvd.di.angel.con.sorrisi.com!

domenica 29 novembre 2009

L'arte del fioretto

















«Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto»
Matteo 7, 7-11

Ho una notizia strepitosa-paurosa e pressochè incredibile per chi mi conosce.
Ho fatto un fioretto. Esatto. Un fioretto.
Non so bene ancora di cosa si tratti, come si riesca a portarlo avanti, ma ricordo che da piccola ci veniva "consigliato" di farne uno (o più) però in periodo di Quaresima.
Tornata a casa questa mattina, ho preso questa grande decisione, e con le mani giunte ho iniziato la mia rinuncia a qualunque tipo di alcolico.
Ultimamente mi sono resa conto di come divento quando bevo. Non sono un'alcolizzata (anche se ci scherziamo su da qualche anno), ma non avendo una vita del tutto felice, non mi prende sempre via bene. E la domenica mattina mi fa male ricordare i pensieri che ho avuto la sera prima, perchè dopotutto l'alcool amplifica quelle sensazioni. E io sono stufa di sentirmi sola e deprimermi e il tutto reso ancora più potente.
Quindi ho preso questa decisione. Un fioretto è una rinuncia a qualcosa a cui teniamo molto. Ok, il mio è più un semi-fioretto, in fondo non è la cosa più importante l'alcool, ma mi sto negando anche il piacere di uno spritz post-lezione.
Ma lo faccio per Lui, oltre che per me. Ultimamente mi è stato ricordato che «nulla accade per caso» e vari segni mi sono arrivati. In più la rivelazione di questa mattina.
Tu ci sei. 
Comincio a sentirti. 
Non voglio che mi abbandoni di nuovo.

giovedì 26 novembre 2009

Faith, Trust and Pixie Dust

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«Come non sai cos'è un bacio?»
«Lo saprò quando me lo avrai dato»

Eccolo qui il mio pensiero fisso. Ormai non riesco proprio a togliermelo dalla testa. Anche oggi sono qui in dipartimento a fare ricerche (e soprattutto fotocopie) su peter pan, l'isolachenoncè e tutto quello che lo riguarda. Sono agitatissima per l'esame (anche se non so ancora le date degli appelli), ma sapere che lo posso fare su Peter, è un sollievo (ma allo stesso tempo un disastro, dal momento che Fazzini gli ha dedicato solamente una lezione, e ci sarebbero così tante altre cose da dire, che io non so, e che non riesco a trovare).
E' una fiaba talmente interessante, che, davvero, non lo avrei mai pensato.
Sapevate che l'Isolachenoncè (beh, intanto si scrive così e non Isola che non c'è :) ) è una metafora per il mondo dei morti (che si avvicina di più all'idea egizia, piuttosto che a quella dell'Ade greco-romano)? Eh sì, perchè Peter Pan è una specie di traghettatore, un Caronte dei Bambini Sperduti (Lost Boys) che altri non sono che i bambini che spariscono dalle culle.
Sapevate anche che la paura maggiore di Uncino non è il coccodrillo? Eh no, è la sveglia che ha ingoiato il coccodrillo. Uncino teme il tempo che passa e "che ci divora" (Fazzini).
Sono talmente tanti i sottotesti presenti in questa storia, che non basta una lezione per recepirli tutti. Mi dispiace che ci abbia dedicato solamente un'ora Fazzini, avrebbe potuto fare di meglio =(

Ad ogni modo, la foto in alto rappresenta uno dei momenti più belli del libro..

[...]Gli si sedette accanto sulla sponda del letto, poi aggiunse che se egli voleva, gli avrebbe dato un bacio, ma Peter non capì che cosa fosse un bacio, e tese la manina. Wendy sbigottì
«Come, non sai cos'è un bacio?»
«Lo saprò quando me lo avrai dato» rispose Peter con durezza.
Così per non offendere la suscettibilità di lui, Wendy gli dette un ditale.
[...]
«Comunque so che tu volevi usarmi una gentilezza» e, dimenticando in quel momento la sua ignoranza dei baci, aggiunse «Puoi darmi un bacio se vuoi»
Peter sospirò amaramente facendo l'atto di restituirle il ditale. 
«Vuoi che te lo renda, non è vero?»
Wendy commossa gli trattenne la mano.
«No caro. Non volevo dire un bacio, ma piuttosto un ditale. Questo, ecco!» e lo baciò.
«E' una cosa buffa» osservò Peter grave. «Posso darti un ditale anche io?»


domenica 22 novembre 2009

Come una lettera :Inventi:

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Oggi sono proprio in renato mood. Mi manca il mio cd.. ma che fine ha fatto??? Non può essere scomparso così. Tra l'altro il più bello dei tre.
Sono davvero combattuta, non so quale testo meraviglioso postare. Sto ascoltando le canzoni una dietro l'altra, e vorrei scrivervele qui tutte quante, perchè un sacco di persone non conoscono la meraviglia e il sentimento che quest'uomo è in grado di trasmettere a parole e musica.

Una volta lo snobbavo. Mi ricordo quando era uscito il singolo "Cercami" (che a pensarci ora mi sembra una canzone vecchissima, tipo il triangolo), io e mia sorella vedevamo a Super ogni sabato il video, e lo prendevamo sempre in giro.

«Sono stato invadente, eccessivo lo so. Il pagliaccio di sempre, anche quello era amore però. Questa vita ci ha puniti già, troppe quelle verità che ci son rimaste dentro. Oggi che fatica che si fa, com'è finta l'allegria, quanto amaro disincanto. Io sono qui, insultami, feriscimi. Sono così tu prendimi o cancellami. Adesso sì tu mi dirai che uomo mai ti aspetti.»

Potrei continuare, ma mentirei dicendo che già all'epoca la consocevo tutta. Però io ed Erika cantavamo questo pezzettino imitandolo (male tra l'altro).

Qualche anno dopo lo ho preso in giro con "Il cielo", insieme ad Elis.

«Gli spermatozoi l'unica forza tutto ciò che hai»

Ma questa si commenta da sola.

Poi nel 2006, ho cominciato ad ascoltare di nuovo quelle canzoni, e con una mente leggermente più lucida ho colto i messaggi che manda nei suoi testi, e per Natale Erika mi ha regalato "Renatissimo Limited Edition" (del quale ripeto, ho person il primo cd @#[#@@#!!!!)

Ora voglio aprire una nuova categoria del blog, RENATISSIMO, dove posterò i testi più belli di Renato, e dove voi potete cogliere il loro significato, senza farvi influenzare dal personaggio o dalla musica (cosa che secondo me però sbagliate), che magari non a tutti può piacere. I testi non saranno un copia-incolla. Li scriverò io, a memoria. Come una lettera.

Cominciamo con un testo che si commenta da solo, per la sua dolcezza.

:Inventi:

«Inventi le mie forme, lo stile è quello tuo. Poso per ore davanti a te, mi dipingi di sole anche se non c'è. A un tratto trovo me. Inventi quei colori, le ombre su di me. Poi chiudo gli occhi sul nome mio, quel che inventi lo sogni, son sempre io, mi sento dentro te. Poi mi scopro lì a volare in cielo su di me mentre la mia mano cerca te. Arrossisci un po' ma non vuoi più mandarmi via. Inventi la poesia.

Inventi quella luce, ma sono gli occhi miei. Mentre ti guardo io non so più dove finisco io e cominci tu, il sogno, la realtà. Ogni volta io rinasco nei pensieri tuoi, colorato e folle più che mai. Arrossisci un po' ma non vuoi più mandarmi via. Inventi la poesia.»

sabato 21 novembre 2009

Il mistero di Sleepy Hollow :recensione:

 
"Il mistero di Sleepy Hollow" è un film del 1999 di Tim Burton, regista dark del cinema americano contemporaneo. La sceneggiatura è ispirata al racconto di Washington Irving "La leggenda della valle addormentata", di cui Burton però ha mantenuto solo l'essenziale, per riscriverne poi l'intero intreccio.
La vicenda ha inizio a New York nel 1799, dove Ichabod Crane (Johnny Depp), un giovane poliziotto, viene mandato nel tetro paesino di Sleepy Hollow, abitato da agricoltori olandesi, per indagare su una serie di misteriosi omicidi che sconvolgono la vita cittadina. Le teste degli abitanti più importanti rotolano una in seguito all'altra nel bosco attiguo. I cittadini attribuiscono queste atrocità ad un cavaliere senza testa, risvegliatosi vent'anni dopo la sua morte, per proseguire i suoi sterminii.
Crane, giovane illuminista, non crede a queste leggende e comincia quindi le sue indagini. Gli omicidi però riprendono, le teste scompaiono e il giovane si trova circondato da eventi di magia e stregoneria, che lo portano all'incontro con il cavaliere.
Aiutato da Mesbeth, figlio di una delle vittime, e da Kathrina (Christina Ricci), figlia del primo cittadino di Hollow, Crane risolverà il mistero, risvegliando la valle dai recenti tumulti.

L'Ichabod Crane di Irving e di Burton sono personaggi completamente diversi. Mentre il primo è un insegnante elementare incline alla credulità, che fugge per sempre alla vista del cavaliere, il secondo è un ispettore fiducioso nella ragione e nella scienza. Questo suo illuminismo è ben chiaro fin dall'inizio quando intende sezionare un corpo per stabilirne la reale causa della morte, oppure quando in viaggio verso Hollow, legge i propri appunti commentando «Ragione più deduzione scoprono la verità».
Ichabod è il simbolo della modernità, in un mondo che ancora attribuisce i fatti che non comprende al mito, alla leggenda.
Crane vuole trovare una spiegazione razionale ai delitti: inizialmente vuole vedere perchè non crede, ma si ritrova infine a credere perchè vede.

Burton in questo film ha voluto dimostrare che nonostante la vista sia lo strumento che permette di distinguere ciò che è da ciò che sembra, non è garantita una visione oggettiva. L'inizio del film è scandito da gocce dense di un liquido rosso, che porta lo spettatore a credere che sia sangue. In realtà si tratta della ceralacca usata per sigillare un documento: il contrasto tra vero e falso, tra visione e rispettiva interpretazione corrono per tutto il film.
Burton accosta in continuazione razionale e irrazionale, fantasia e realtà, operando in maniera opposta rispetto ad Irving: Burton parte da una situazione fantastica, la ricostruisce in termini scientifici e, infine, fa affiorare l'elemento sovrannaturale, cioè la vera esistenza di un cavaliere senza testa, elemento assente nel racconto ottocentesco.

Christina Ricci, già affiancata a Johnny Depp in "Paura e delirio a Las Vegas", interpreta Kathrina van Tassel, personaggio che introduce la tematica sentimentale del film: amore, quello tra lei e Ichabod, che non disturba, poichè perfettamente inserito nel contesto.

Johnny Depp risulta ancora una volta la stella del film di Burton, suo pupillo già in "Edward mani di forbice", in "Ed Wood" e successivamente in "Charlie e la fabbrica di cioccolato". Depp, qui, come ogni altro personaggio burtoniano e goriano ("Pirati dei Caraibi"), mette sullo schermo il suo innato istrionismo che rende i suoi soggetti freddi, ma allo stesso tempo umani e divertenti.
"Il mistero di Sleepy Hollow" è un omaggio al "Dracula" di Francis Coppola, che, barocco, carico di colore e truculento, è in grado di coniugare ironia e serietà.


Questa era la mia recensione a "Il mistero di Sleepy Hollow" consegnata nel 2007 alla professoressa di italiano, al posto di un tema sulla Biennale di Venezia. D'altronde non ci ero andata, quindi come potevo stilarne una recensione?

martedì 17 novembre 2009

L'eleganza del... ciospo

 
Eccolo qui, il mio ideale di eleganza. Ma perchè è così difficile andare quantomeno vicino a uno stile così impeccabile e meraviglioso? Forse i due aggettivi che ho appena utilizzato lo possono spiegare al meglio. Come è possibile essere impeccabile e meravigliosa ogni volta che si esce di casa?
Il mio tentativo di apparire diversa da quello che sono non sta funzionando molto. Mi spiego meglio. Dire che voglio sembrare diversa non è del tutto corretto, infatti non voglio questo. Semplicemente voglio migliorare il mio aspetto fisico, voglio essere elegante, alla moda. Sono stufa di rimanere indietro in ogni cosa che faccio, è estenuante andare a fare shopping, essere felici giusto il tempo di arrivare a casa, e poi, dopo essersi viste allo specchio per più di dieci minuti, tornare a pensare che niente è cambiato.
Voglio veramente cambiare stile di vita, il mio mi ha davvero rotto.
Lo stile di Audrey sarebbe perfetto, ma non potrei non sentirmi ridicola, soprattutto perchè non ho il fisico per abiti del genere. Il primo passo per cambiare un po' di aspetto lo ho fatto, ora bisogna vedere se riesco nel mio intento, se riesco ad amarmi di più, e se riesco a cambiare questa percezione distorta che ho di me stessa (come mi è stato detto).
Tutto si vedrà. Da sabato (spero).
Intanto io aspetto impaziente domani sera. New Moon on show. Chissà chi ci sarà in Cannaregio con me oltre ovviamente a Giorgia e Giulia!!

A questo proposito vorrei rilasciare una dichiarazione.

«Prima di te, Bella, la mia vita era una notte senza luna. Molto buia, ma con qualche stella: punti di luce e razionalità... Poi hai attraversato il cielo come una meteora. All'improvviso, tutto ha preso fuoco: c'era luce, c'era bellezza. Quando sei sparita, la meteora è scomparsa dietro l'orizzonte e il buio è tornato. Non era cambiato nulla, ma i miei occhi erano rimasti accecati. Non vedevo più le stelle. Niente aveva più senso»

lunedì 16 novembre 2009

E per fortuna che è biennale va...

 

Ieri sono andata alla Biennale di Venezia con Sel, Straz, Luce, Dali e Ele (le ultime due però le ho perse di vista, e non le ho ancora sentite per messaggio. Spero siano vive).
Devo ammettere che non è stata questa gran cosa. In fondo, abbiamo visto prima i Giardini (e ogni singolo padiglione mi ha delusa) e poi l'Arsenale (dove il padiglione italiano era certamente il migliore).
Insomma, per farla breve, la mia prima visita alla Biennale, è stato un vero disastro. Ai giardini la cosa più positiva è stato il padiglione russo, dove abbiamo trovato una sala con queste sfere, che mi hanno ricordato la sfera di cristallo della cugina Cinzia =)
 
In ogni caso, come ho già detto il meglio si è visto al padiglione italiano, dove veramente per una volta, gli italiani mi hanno davvero stupita. In particolare il fotografo Basilé, del quale per ovvi motivi di copyright non posso postare foto.
In definitiva, se vi va di andare a visitare la Biennale fate pure, ma la apprezzerete molto di più se siete degli amanti dell'arte moderna (della quale io non riesco ad afferrare il senso, nonostante sia un'amante dell'arte). Ma che volete? I gusti sono gusti. Ad ogni spettatore l'ardua sentenza. Per quanto mi riguarda sono contenta che sia solamente biennale.

Per il resto il weekend non è stato movimentato come mi aspettavo. I tre bolognesi sono venuti a trovarmi, ma dopo aver ricevuto qualche insulto perchè non so ancora orientarmi alla grande a venezia, si sono dovuti ricredere notando che EFFETTIVAMENTE, FORSE, ma FORSE, agli occhi di un turista è DAVVERO tutta uguale, e per chi ci vive da quasi due mesi, è ancora difficile muoversi come fosse casa. Chiaro che per andare dove vado di solito mi oriento alla stragrande, ma se permettete, a san marco ancora non ci ero andata, datemi un attimo di calma che ce la faccio!

Le giornate (e soprattutto le serate) trascorse da sole in quel del ramo del cristo non sono affatto entusiasmanti, anzi. Sono anni che a bolognano sono spesso a casa da sola, e ora che mi ero abituata ad avere sempre una presenza attiva tra i piedi, sono tornata a fare da mangiare per uno. Non mi piace. Lo devo proprio dire. Non mi piace. Coinqui ti prego torna perchè mi annoio da morire.

venerdì 13 novembre 2009

Mi sarei fotocopiata le mani

 

«Mi sarei fotocopiata le mani da quanto mi stavo divertendo.»

Oggi sto trascorrendo per la prima volta la giornata in dipartimento (l'ho trovato solo ieri dopo un mese che sono qui).
Ho pure speso dieci euro in fotocopie, e ho anche visto la fotocopiatrice-bastarda rivoltarmisi contro e non rimpicciolirmi adeguatamente le pagine del libro, tagliandomi le ultime tre righe! Maledetta. Ma sai che faccio io? Mi prendo il libro in prestito e vado da un'altra fotocopiera che mi ringrazierà per averla scelta. Invece che snobbarmi come hai fatto tu!

Ma ciancio alle bande, sono "emozionata" per il mio esame di storia. Ieri già ci ha dato gli appelli. 19 gennaio e 2 febbraio. Mi sa che traslo al 2. Sempre nella speranza di riuscire a dare tutti e quattro gli esami del primo semestre. E' il 13 novembre ma mi sembrano già alle porte!! In ogni caso finalmente ho deciso quale argomento portare di storia, ovvero "La paura in occidente: la città assediata" o meglio "La peur en occident: la cité assiegée"dal momento che in italiano questo libro non si trova, mentre aspetto che lo restituiscano alla BAUM, lo ho preso a palazzo cosulich in francese.
Magari ce la faccio pure a studiarlo così. In fondo da qui a gennaio...

Sono altresì emozionata per domani, dal momento che vengono a trovarmi in Laguna Straz, Sel e Luce. Finalmente un po' di compagnia seria (non che la coinqui non lo sia eh, precisiamolo) con cui condividere tanto.
E poi domenica tutti (Dali, Ele e So comprese) alla Biennale. Peccato che credo che tutti si aspettino che faccia io da guida, ma ai giardini non ci sono mai andata quindi muoversi per di là sarà un'impresa. Che figura che ci farò, lo so già. Però per portarli tutti al Campo a bere non ci sono problemi. Quella strada la conosco benissimo =)

mercoledì 11 novembre 2009

Ho solo bisogno di qualcuno accanto che mi faccia sorridere

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-43 Sing choirs of angels sing in exhaltation

Io non so cosa sia successo.
Ho vent'anni. Sono a Venezia. Studio lingue. Conosco gente che pagherebbe per essere al mio posto. Eppure io non mi sento al mio posto. O più che altro, non mi sento presente in questo posto. Stare qui mi piace un sacco. Con la coinqui-fagiana vado molto d'accordo, anche se ci conosciamo effettivamente da poco visto che al liceo nemmeno ci parlavamo. Ma che dire? Qui non va molto. Non dico che rimanendo a Trento o andando a Torino sarei stata più felice.
Il problema rimane lo stesso. Non riesco a farmi degli amici. Non so che problema ho, io sono simpatica, quando inizio ad aprirmi con le persone. Non è presunzione, so che è così, amici ne ho, ma nessuno è qui con me, ora.
Mi sento sola, in una maniera indescrivibile. Mi alzo, vado a lezione, faccio quattro chiacchiere con il vicino, ma si ferma tutto lì. Non so davvero dove andare a parare con i miei rapporti interpersonali.
Mi ritrovo sempre la sera con quella maledetta (?) bottiglia di prosecco, che devo finire sempre io. E iniziano a partire i pensieri più tristi che la mia mente è in grado di creare.
Si solito la balla (non che mi sbronzi con una bottiglia di prosecco eh) triste la si fa quando il subconscio è a terra. Beh, io poche balle felici mi ricordo. Non riesco davvero a capire cosa c'è che non va in me. Cosa non va nella mia vita.
Persone che mi vogliono bene ce ne sono, non qui con me, ma spesso mi fanno sentire la loro presenza. Ammetto che sono davvero poche, però. Ma almeno quelle ci sono. Il fatto è che stare qui a Venezia da sola mi fa stare male, non ho qualcuno con cui confidarmi seriamente, qualcuno con cui fare le super serate (come con Juliette). so che sono passati solo due mesi quasi da quando sono qui, e so che da due settimane ho cambiato corso di studi, quindi gente nuova, ma è davvero difficile per me andare avanti da sola. Io sono una persona che ha bisogno di conferme continue, ho imparato a non fidarmi troppo degli altri (e le ultime giornate piene di rivelazioni mi giustificano in pieno).
Sono davvero senza speranza, credo.
Io so che qualcosa mi blocca nel rapporto con gli altri, e so che vorrei dare un nome a questo qualcosa, ma so che sarebbe sbagliato perchè ero bloccata anche prima del suo arrivo, esso a solo peggiorato la situazione.
Ma tra un anno, quando il mio viso sarà a posto, quando ogni ferraglia sarà fuori dalla mia vita, posso solo sperare che le cose inizino a cambiare.
Certo è che se non cambio il mio modo di pormi, poco potrà mutare.
Solo non ho idea di come fare.
Come si può cambiare quello che si è?
Come si sconfigge la paura che qualcuno possa trovarti repellente e noiosa a primo impatto mentre gli domandi qualche appunto? Non so superare nessuna delle centinaia di paure che ho, e non so davvero come fare.
Forse ho bisogno di un aiuto psicologico, che non saprei nemmeno come trovare, dal momento che a malapena mi riesco a mantenere qui in Laguna.
Forse sono troppo complessata, ma questa sono io, e non capisco perchè il resto del mondo non riesca ad accettarmi per quello che sono.
Non riesco a capire perchè non riesco a fare a meno del giudizio altrui.
Non riesco a capire come liberarmi di questo marcio che sento dentro, che mi impedisce di aprirmi al prossimo.
Non riesco a capire come essere una me stessa migliore. Come mi ero ripromessa di essere due mesi fa.
Non riesco a capire come abbattere ogni muro che ho costruito da quando ho subito una pseudo violenza da piccola.
Non so capire il senso di una vita così condotta.
No.
Non lo so proprio.
Non so come riesca a non farmi amare.

domenica 8 novembre 2009

Christmas' coming

 
Il Natale sta arrivando.
Ormai lo sento nell'aria che respiro appena metto il naso fuori dalla finestra. L'aria frizzante mi solletica la pelle e un placido sorriso mi riempie il volto.
Mancano ancora 46 giorni a Natale, ma che posso farci, io l'atmosfera inizio a sentirla nel momento in cui avverto la prima caldarrosta che si rompe tra le mie dita.
Oggi, tanto per rimanere in tema, infatti, oltre ad andare al Regina a comprare qualche quaderno (che cavolo me li sto mangiando!) ne ho approfittato per comprare una paio di luminarie per addobbare casa a Venezia.
Mi dispiace un po' per la mia coinquilina Laura che non ama quanto me questa festività, e dovrà sorbirsi per quasi tre mesi le mie decorazioni natalizie, ma che posso farci? E' una cosa che sento dentro da sempre, ho sempre amato questo periodo dell'anno, più di ogni altro.
Ma c'è una cosa che mi mancherà moltissimo, ed è la neve. Qui tra i miei monti, non passa inverno che non veda quei bellissimi fiocchi bianchi scendere giù a raffica, o anche dolcemente. A Venezia purtroppo sarà diverso. Amo la pioggia, ma se devo scegliere, preferirei che nevicasse per un mese intero, piuttosto che nuotare per arrivare a lezione.
Purtroppo però non posso farci niente, se qualcuno da lassù mi stesse guardando in questo momento, vedremme tutta la mia emozione a riguardo, e se mi amasse manderebbe tanta neve innocua in Laguna quest'inverno.
Per fortuna ho ancora una casa qui in Busa, e per le vacanze ci posso tornare, per guardare la neve scendere a fiotti.

Stavo quasi per dimenticare l'emozione del giorno! Che scema!
Al Regina, non appena vi ho messo piede, me lo sono trovata davanti. Bellissimo. Alto. Bianco come la neve. Proprio come lo cerco io. Lo avrei preso se non fosse che portarlo in Laguna sarebbe un vero problema. Sto parlando di lui. L'albero perfetto. Finto (purtroppo, ma ovviamente). Bianchissimo come da sempre lo desidero.
Spero proprio di trovarne uno uguale a Venezia, e spero di poterlo comprare.


  -46
La luce del mondo brilla in una grotta..

venerdì 23 ottobre 2009

Cose dell'altro blog..

Photobucket

Questa è la nuova me. Finalmente sono (forse) me stessa.
Riapro un blog, dopo aver portato avanti per tre mesi un blog mai pubblicato causa problemi con il mio iWeb (non lo so usare!!) ho trovato blogger che mi sembra poter soddisfare le mie indecisioni di stile. Speriamo bene.
Allora comincerei dando qualche aggiornamento ai non addetti ai lavori.

1. In questo preciso momento mi trovo a casa mia, tra le mie bellissime montagne trentine (e al momento vedo fuori dalla mia finestra una pianta di limoni.credo. che non avevo mai visto.. ma i limoni sono ottobrini? che frutti sono quelli appesi a quell'albero?? mah)

2. Stufa e non spaventata dal corso di studi che avevo scelto, lunedì mi sposto a LSL, ovvero lingue e scienze del linguaggio, con curricola filologico-editoriale. Sono spaventata ora perchè ho perso un mese di lezioni praticamente, devo trovare qualche buon anima che mi aiuti a rimettermi in pari con le materie. Lingue scelte : francese e inglese.

3. In questo momento vorrebbe davvero essere all'eurchocolate... sigh...

Vi lascio baldi per andare a sistemarmi questi capelli ribelli che crescono (deo,gratia) e che non so tenere in nessuna maniera..