sabato 10 aprile 2010

Partire è un po' morire. Ma non partire è morire del tutto.

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E' da più di un mese che non aggiorno. Lo so. Che schifo. Avevo promesso che non avrei abbandonato il blog. E invece l'ho fatto. Ma almeno gli ho dato un altro tono.^^
Sono successe un po' di cose in questo periodo. Alcune belle. Altre meno belle.

Tra le meno belle c'è la consapevolezza che fare domanda ancora in gelateria non sia stata una grandissima idea. Mi mangio le mani ogni volta che la proprietaria della libreria Giunti passa a prendere un gelato. Potevo elemosinarlo da lei il lavoro. Miseria che scema.

E' una settimana di rivelazioni e idee.

Leo è venuto qui da Torino martedì e ho realizzato che qui in Busa non c'è niente da fare. Ma niente. Il pomeriggio non posso fargli compagnia,e anche se ha beccato la prima settimana di caldo e sole, non c'è niente da fare.

Io me ne voglio andare.

Ho sentito a radio DeeJay di un ragazzo che ha viaggiato quattro anni intorno al mondo, partendo con 2000 euro, lavorando saltuariamente, e vedendo tutto il mondo.
Mi sono informata in rete, ci sono decine di storie come questa. Quindi è fattibile. Ho capito che si può fare.

Ieri in gelateria è passata una comitiva di liceali, ormai diciottenni, ridevano, scherzavano. Parlavano di università, di andare a Londra, oppure a Trento.
Io mi sono vista lì, dietro il bancone della gelateria, a servire questi ragazzi che fanno i discorsi che facevo io solo un anno fa.

Mi sento come se avessi bruciato tutto. Ho preso una decisione pessima dietro l'altra. E ora mi trovo a fare di nuovo la banconiera in gelateria. Non c'è niente di male, lo so. Almeno metto da parte soldi.

Ma un senso di fallimento mi aleggia intorno. E' come se avessi cinquant'anni e non avessi combinato nulla nella vita. 

Ma in fondo ne ho solamente 21 (quasi), la vita è ancora lunga, il mondo è fuori che mi aspetta. Non voglio passare la vita qui. E' bellissimo questo posto. Quando non ci sono mi manca. 

Ma là fuori..

Guardando i clienti abituali in gelateria ho capito che non è questa la vita che voglio. Laurea o non laurea. Non voglio rimanere inchiodata qui a vita. 
Ora io servo loro, che ridono e schiamazzano. Ma io avrò molto di più. Voglio sentirmi vivere dentro.

Mi spaventa pensare di dover aspettare tre anni per la laurea prima di realizzare questo sogno.

«Fai in modo che la decisione sia la tua» mi ha detto una persona molto saggia (^^) e io le prometto che farò il possibile perchè lo sia, perchè forse è giunto il momento di dare una svolta a tutto. Il momento di pensare che laurearsi per fare un favore forse non è la cosa più giusta. 

Ma trovare la mia strada sarà molto dura. Io spero che questa saggia persona che ormai da un anno mi è così vicina in ogni situazione mi aiuti anche questa volta, se non a capire cosa è giusto, a capire come affrontare al meglio questo momento particolare.

domenica 21 febbraio 2010

Drusilla, il vampiretto assetato di... coccole!

Eccola qui!!!!! E' finalmente arrivata.
D R U S I L L A  è una vampirella a tutti gli effetti. Aver scelto il nome ancora prima di vederla di persona sembrava una cosa molto azzardata dal momento che nomina sunt consequentia rerum. Ma nel caso della mia cucciolotta si può dire che res sunt consequentia nominum.
Infatti questa bella stellina all'apparenza innocua altri non è che un vampiro mascherato da cucciolo.
Ha dei denti paurosi, che quando vuole, sanno fare addirittura male. Ed ha solamente due mesi!
In ogni caso è uno splendore siciliano trapiantato trentino, che corre in giardino saltellando, e che con un po' di pazienza sta imparando a fare i gradini =)
Io vorrei anche che imparasse a tenere la pipì fino a che non la porto di sotto, dal momento che la porto giù ogni due ore.. Purtroppo non riesco ancora ad azzeccare i tempi. Dovrebbero avere un allarme che ti dice quanto manca alla pipì, così arrivi a metterti scarpe e giacca e a correre giù per le scale fino in cortile.
Inoltre Dru non è in grado di rimanere in una stanza da sola, a meno che non dorma e non ci sia la musica a tenerle compagnia. Infatti mi corre dietro appena mi muovo per casa.
E' un amore.
E quando non gioco con lei, si mette nella cuccetta, tutta rannicchiata con la faccina triste, finchè non la chiamo per coccolarla.

domenica 14 febbraio 2010

H E A R T K I L L E R

heartkiller

E' uscito il nuovo album degli H.I.M. Screamworks: Love in theory and practice
Ma qui posto il bellissimo singolo H E A R T K I L L E R.

Farewell heartless world, I'll send you a postcard burnt in flames you've tried so hard to extinguish with the fear of failing. I'll write down everything I have learned and edit it down to a single word  L O V E. For you I'm waiting, anticipating.

Sparks will fly beneath the luna alight, Lazarus at Frankenstein's, babe I'll be a flatliner for a HeartKiller. A little we die above the lesser light for you I'm open wide, babe I'll be a flatliner for a HeartKiller.

Top hats off to the return of the beat to lick a wound to, cursed for some and blessed for a few. It doesn't have to make any sense at all, come hiter and we'll fall in L O V E, for L O V E. I'm crawling out of patience baby.

Sparks will fly beneath the luna alight, Lazarus at Frankenstein's, babe I'll be a flatliner for a HeartKiller. A little we die above the lesser light for you I'm open wide, babe I'll be a flatliner for a HeartKiller.

Paint all your sorrows for me to sing HeartKiller, draw your pain and hear me hum it out.

sabato 6 febbraio 2010

E se... lost è vicino..

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Sta arrivando. Finalmente.

Sto aspettando da mesi. E non sono l'unica.

Ma vedendo gli spot (a digiuno totale di spoiler come sempre) mi sono posta una domanda..

Nello spot sono presenti tutti i personaggi. Anche quelli che dovrebbero essere morti.

Qui qualche cosa non mi torna.. la domanda è questa..

E se fossero tutti salvi?

mercoledì 3 febbraio 2010

Un futuro ancora incerto . .

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Die Nacht ist da und du bist (wieder) mein.

Sto aspettando con impazienza l'inizio del mio lavoro in gelateria, che purtroppo arriverà solamente a marzo. Naturalmente, con i guadagni ci saranno molti molti acquisti, che per ora sono solamente dei sogni che non riesco a cancellare dalla mia mente.

L'esempio sopra è la mia scrivania ideale.
Mi manca lo studio.
Ma pensare che un giorno potrei vivere di tecnologia e respirare in telematico, mi manda brividi lungo la schiena.

Chissà se è la facoltà giusta per me. Ho imparato a non fidarmi molto del mio giudizio, ho toppato già due volte (fortunatamente nello stesso anno), e pensare che potrei sbagliare di nuovo e sopportare la frustrazione di un altro fallimento.. potrei non reggere.

Ma da quando è uscita l'idea "scienze della comunicazione" non faccio che pensarci, e proiettarmi a dieci anni da oggi e vedo un bel futuro. Ma bastasse solo questo a renderla una cosa reale e giusta.
E se invece queste proiezioni fossero la cosa giusta?

martedì 2 febbraio 2010

Differenze e analogie. Ma ciò che conta è leggere.

Questo libro lo ho letto quest'estate, lo ho praticamente divorato. Il che non è niente di particolare, dal momento che sono si e no 200 pagine.
In Italia ovviamente hanno avuto la bellissima idea di s e p a r a r e i volumi, tanto per fare quei due soldi in più.
Così noi ci ritroviamo a spendere 12,90 euro ogni due giorni per comprare il seguito, cosa che si sarebbe potuta evitare semplicemente mantenendo la struttura originale. Ma no.

A parte il disturbo delle sezioni, il libro è molto bello.
Da dire c'è che sembra una storia già sentita (...) ma poi andando avanti ti rendi conto che forse, forse forse, no.
Soprattutto vorrei spezzare una lancia in favore della povera Lisa Jane, che è costretta a leggere un sacco di commenti da parte di twilighters che l'accusano di plagio (come per la povera Charlaine). A questi mangia.libri.di.vampiri. io vorrei dire che queste due donne, sono arrivate prima della vostra amata Stephanie. Non che lei abbia scopiazzato. Semplicemente, sono storie che si somigliano. E allora? Sono tutte fantastiche e tutte a loro modo diverse.

Bella non ha l'ingenuità e la caparbietà di Elena, nè la temerarietà e la sensualità di Sookie.
Bill non è il vampiro romantico e tormentato che amiamo in Edward, nè il fratello più sano di un Damon che del d e m o n i o ha davvero tutto.

Quindi ora io lascerei da parte ogni somiglianza e ogni differenza, direi di goderci queste letture, dalle più leggere alle più forti (basti pensare a Il diario del vampiro: la messa nera che contiene delle scene oniriche che fanno davvero rabbrividire).

Basta paragoni. Pensate a leggere!

venerdì 29 gennaio 2010

Giornate uggiose in quel di Torino

moleskine

Certo che io il naso ce lo devo proprio sbattere

E' una bellissima giornata uggiosa qui a Torino. E mi piacerebbe molto che vicino a casa ci fosse uno starbucks, mi piacerebbe essermi ricordata di portarmi il mio iPod (anche se vorrei cambiarlo), e andare a sedermi a un tavolino con un bel cappuccino tall, le cuffie nelle orecchie ad ascoltare "Early One Morning" mentre aggiorno la mia Moleskine Daily Diary Black.

Mi piacerebbe prendere pure un quadernetto Moleskine per renderlo un'agenda come quella della foto sopra.

Sono qui che penso alla mia prima seduta di terapia, ieri, e a quello che ne è uscito. Non sono mai stata scettica nei confronti della psicoterapia, ma nemmeno tanto convinta. Ammetto che non avevo idea si potesse capire così tanto in una sola ora e mezza. Ora so che il mio famoso pessimismo è veramente grave. Ma ci si può sempre lavorare sopra. Ci proveremo =)

Ne è uscito pure, dopo un lungo discorso su quello che mi piacerebbe fare da grande, che con un esercizio semplicissimo di immaginazione ad occhi chiusi, mi sono ritrovata nel 2022 a New York camminando verso un parco (Central Park?) e una volta arrivata.. scrivo un articolo/libro al mio computer. Da questo abbiamo collegato tutti i sogni (lingue, viaggi, scrivere, nuove culture) in un unico concetto semplicissimo: g i o r n a l i s m o . E la cosa più divertente, è che io ho passato anni convinta di fare la giornalista, dalle medie alla seconda superiore, quando ho cominciato a pensare alle alternative. Alla fine mi sono ritrovata sulla strada che avevo scelto a 11 anni.

Certo che io il naso ce lo devo proprio sbattere per capire le cose .