sabato 21 novembre 2009

Il mistero di Sleepy Hollow :recensione:

 
"Il mistero di Sleepy Hollow" è un film del 1999 di Tim Burton, regista dark del cinema americano contemporaneo. La sceneggiatura è ispirata al racconto di Washington Irving "La leggenda della valle addormentata", di cui Burton però ha mantenuto solo l'essenziale, per riscriverne poi l'intero intreccio.
La vicenda ha inizio a New York nel 1799, dove Ichabod Crane (Johnny Depp), un giovane poliziotto, viene mandato nel tetro paesino di Sleepy Hollow, abitato da agricoltori olandesi, per indagare su una serie di misteriosi omicidi che sconvolgono la vita cittadina. Le teste degli abitanti più importanti rotolano una in seguito all'altra nel bosco attiguo. I cittadini attribuiscono queste atrocità ad un cavaliere senza testa, risvegliatosi vent'anni dopo la sua morte, per proseguire i suoi sterminii.
Crane, giovane illuminista, non crede a queste leggende e comincia quindi le sue indagini. Gli omicidi però riprendono, le teste scompaiono e il giovane si trova circondato da eventi di magia e stregoneria, che lo portano all'incontro con il cavaliere.
Aiutato da Mesbeth, figlio di una delle vittime, e da Kathrina (Christina Ricci), figlia del primo cittadino di Hollow, Crane risolverà il mistero, risvegliando la valle dai recenti tumulti.

L'Ichabod Crane di Irving e di Burton sono personaggi completamente diversi. Mentre il primo è un insegnante elementare incline alla credulità, che fugge per sempre alla vista del cavaliere, il secondo è un ispettore fiducioso nella ragione e nella scienza. Questo suo illuminismo è ben chiaro fin dall'inizio quando intende sezionare un corpo per stabilirne la reale causa della morte, oppure quando in viaggio verso Hollow, legge i propri appunti commentando «Ragione più deduzione scoprono la verità».
Ichabod è il simbolo della modernità, in un mondo che ancora attribuisce i fatti che non comprende al mito, alla leggenda.
Crane vuole trovare una spiegazione razionale ai delitti: inizialmente vuole vedere perchè non crede, ma si ritrova infine a credere perchè vede.

Burton in questo film ha voluto dimostrare che nonostante la vista sia lo strumento che permette di distinguere ciò che è da ciò che sembra, non è garantita una visione oggettiva. L'inizio del film è scandito da gocce dense di un liquido rosso, che porta lo spettatore a credere che sia sangue. In realtà si tratta della ceralacca usata per sigillare un documento: il contrasto tra vero e falso, tra visione e rispettiva interpretazione corrono per tutto il film.
Burton accosta in continuazione razionale e irrazionale, fantasia e realtà, operando in maniera opposta rispetto ad Irving: Burton parte da una situazione fantastica, la ricostruisce in termini scientifici e, infine, fa affiorare l'elemento sovrannaturale, cioè la vera esistenza di un cavaliere senza testa, elemento assente nel racconto ottocentesco.

Christina Ricci, già affiancata a Johnny Depp in "Paura e delirio a Las Vegas", interpreta Kathrina van Tassel, personaggio che introduce la tematica sentimentale del film: amore, quello tra lei e Ichabod, che non disturba, poichè perfettamente inserito nel contesto.

Johnny Depp risulta ancora una volta la stella del film di Burton, suo pupillo già in "Edward mani di forbice", in "Ed Wood" e successivamente in "Charlie e la fabbrica di cioccolato". Depp, qui, come ogni altro personaggio burtoniano e goriano ("Pirati dei Caraibi"), mette sullo schermo il suo innato istrionismo che rende i suoi soggetti freddi, ma allo stesso tempo umani e divertenti.
"Il mistero di Sleepy Hollow" è un omaggio al "Dracula" di Francis Coppola, che, barocco, carico di colore e truculento, è in grado di coniugare ironia e serietà.


Questa era la mia recensione a "Il mistero di Sleepy Hollow" consegnata nel 2007 alla professoressa di italiano, al posto di un tema sulla Biennale di Venezia. D'altronde non ci ero andata, quindi come potevo stilarne una recensione?

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